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Federazione Italiana Cuochi vicino ai paesi del centro Italia colpiti del sisma




Federazione Italiana Cuochi vicino ai paesi del centro Italia colpiti del sisma

Un mese fa tremava il Cuore dell'Italia

A un mese dal Sisma che ha raso al suolo interi paesi del Centro Italia, lasciando sotto le macerie i sacrifici di una vita, la storia di intere popolazioni e i loro ricordi piu intimi, vorrei cercare di fare un resoconto dell'attività sul campo della Federazione Italiana Cuochi, al fine di comprendere insieme quanto anche la nostra categoria può fare in una situazione del genere.
Alle 5 del Mattino del 24 Agosto 2016 si è attivata presso la sede nazionale FIC la sala operativa del Dipartimento Solidarietà Emergenze per coordinare le squadre di Cuochi per il soccorso. Abbiamo iniziato con il chiamare i presidenti FIC di Rieti ed Ascoli Piceno per sapere come stavano e se avevano notizie di associati che vivevano o lavoravano nelle zone colpite dal Terremoto. A seguire presi contatti con i coordinatori del DSE (il nostro Dipartimento Emergenze) del Lazio, delle Marche, dell'Abruzzo e dell'Umbria per coordinare le partenze. Sentita infine (intorno alle 6.10 del mattino) la FEPIVOL (federazione di Protezione Civile della Regione Lazio) per prendere accordi sulla preparazione della colonna mobile. Nel frattempo partiva la nostra comunicazione sui social, con i numeri di telefono distinti per permettere l'arrivo di richieste di aiuti e contemporaneamente coordinare le attività.
L'ufficio FIC rispondeva così alle mille telefonate che iniziavano ad arrivare in sede, mentre il resp. marketing contattava tutte le nostre aziende partners per chiedere se ci potevano dare alimenti e parte delle attrezzature da cucina per la partenza.
Alle 9.10 era pronta la prima squadra di Cuochi formata da 6 professionisti. Alle ore 14.00 la protezione civile ci da l'attivazione con la quale entro 5 ore dovevamo essere nella frazione di Illica. Parte così da Rieti il primo furgone logistico con tutte le attrezzature necessarie per la prima emergenza e da Roma il Furgone alimentare pieno di Alimenti donati da Metro Cash&Carry e le Porchette Calde (per circa 60 Kg.) donate da Fa.Lu. Cioli di Ariccia.
Alle 19.30 tutta la squadra di Cuochi era in loco e alle 20.30 ha servito la cena a circa 200 persone tra cittadinanza e soccorritori.
La notte è passata a montare le tende sino alle 5 del mattino quando a terra (ma almeno nella tenda) ci siamo concessi un paio di ore di sonno.
Da qui parte la nostra azione sul campo... in 21 giorni solo ad Illica sono stati preparati tra colazione, pranzo e cena quasi 10.000 pasti, tutti i giorni abbiamo lavorato materie prime fresce e di ottima qualità fornite dai partners nazionali della nostra Federazione (Oltre a Metro: Bayernland, Surgital, Galletto Vallespluga, Cirio, Barilla, Sirman, Electrolux), abbiamo avuto stoviglie in plastica gratuite grazie a Pro.Mo. di Confindustria e Gelato artigianale grazie ai colleghi di Conpait Gelateria e la gelateria Pasqualotto di Marino, le Verdure fresce con le Fattorie Sociali d'Italia, Pane sempre fresco con Pane Amore e Fantasia di Latina e i forni di Città Ducale, Formaggi, altra verdura e pesce grazie agli amici di RDS che hanno chiesto l'intervento dei loro radio ascoltatori e molti associati che ci hanno donato di tutto, inclusa tanta carne fresca.
Il campo di Illica è stato chiuso il 14 Settembre perchè tutta la popolazione ha accettato di trasferirsi momentaneamente (sino alla realizzazione delle casette in legno) presso gli Hotels di San Benedetto del Tronto. Nel frattempo però, dal 26 Agosto abbiamo aperto il servizio cucina ad un campo autogestito dai cittadini a Santa Giusta , frazione di Amatrice (con una media di 80 pasti a servizio), poi il 9 Settembre al "Campo Molise" di Torrita altra frazione di Amatrice (con una media di 140 pasti a servizio) e il 10 Settembre a Balzo di Montegallo (con una media di 130 pasti a servizio). Questi ultimi tre campi sono tutt'ora operativi anche se Balzo divide le settimane si servizio con la protezione civile dell'Emilia Romagna.
I Volontari messi a disposizione della FIC sono stati attivati dalle seguenti regioni: Lazio (22), Umbria (12), Toscana (4), Abruzzo (4), Molise (6) ed Emilia Romagna (2) con un totale di 50 professionisti, anche se quasi tutte le regioni hanno fornito una lista di Cuochi Volontari pronti alla partenza. Sino ad oggi sono stati serviti dalle nostre cucine oltre 20.000 pasti, con oltre 480 ore lavorate sul campo con una media di almeno 8 cuochi al giorno che fa 3840 ore totalmente gratuite.
Sono stati servite ad ogni pasto almeno due portate con prodotti prevalentemente freschi, che hanno riscosso successo nella popolazione e nei soccorritori e hanno creato un empatia duratura con tutti gli "attori" in campo. Ci ha aiutato anche una vera e propria squadra di cittadini Abruzzesi, conosciuti nel terremoto de L'Aquila del 6 Aprile 2009 che dalla prima settimana e ancor oggi ci hanno riempito di dolci artigianali con i quali abbiamo potuto gratificare i palati di tutti i commensali. Nel frattempo molte nostre Regioni e le delegazioni estere di Belgio, Francia e Australia hanno preparato degli eventi per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate.
Grazie al nostro ufficio stampa, al Resp. Social e al resp. Media&Public affaires, oltre ad essere presenti sul campo siamo stati presenti anche a livello mediatico, per raccontare da quelle zone il Terremoto e la nostra operatività.
Il primo mese del terremoto che ha colpito il cuore dell'Italia porta questo impegno, questi numeri, questi risultati. La voglia di mettere a disposizione altrui la nostra professionalità con Cuochi preparati per operare in situazioni di emergenza, la forza di una categoria capace di pianificare e realizzare velocemente quanto serve per dare un primo sollievo a chi ha perso tutto.
Continueremo ad aggiornarVi sulla situazione, e su quanto anche economicamente la FIC metterà in campo per supportare la ricostruzione di questi Paesi, Vi chiediamo di farlo con Noi anche solo con un messaggio o partecipando ad uno dei tanti eventi del post terremoto che le Unioni Regionali e delegazioni estere stanno mettendo in campo. Molte mani fanno l'opera leggera.
Roberto Rosati
Presidente Dipartimento
Solidarietà Emergenze FIC

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