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Marchio Unesco Pecorella 'Vittoria del Parco'


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Marchio Unesco Pecorella 'Vittoria del Parco'

La Puglia si arricchisce di un altro marchio Unesco.
Le faggete secolari della Foresta Umbra, nel parco nazionale del Gargano, sono state riconosciute come Patrimonio dell'Umanità. La decisione è stata presa a Cracovia, dopo che la zona era stata oggetto di una visita dell'ispettrice cinese Lu Zhi(inviata dell'Iucn, l'unione internazionale per la conservazione della natura).
Ora le faggete vetuste pugliesi entrano in una rete che si estende all'Europa: il riconoscimento Unesco interessava già le aree dei Carpazi, della Slovacchia, della Germania e dell'Ucraina, e la richiesta italiana - fatta tre anni fa - comprende le foreste di Italia, Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Slovenia, Spagna e Romania. Proprio quest'ultimo Paese ha il primato, in quanto a numero di siti "dall'eccezionale valore universale".
La Puglia festeggia quindi i suoi alberi imponenti - i faggi sono in grado di raggiungere anche i 45 metri e i 350 anni di età: "Abbiamo sempre creduto fortemente nel valore naturalistico della Foresta Umbra - commenta l'assessore regionale al Turismo Loredana Capone - perché rappresenta uno dei simboli del parco nazionale del Gargano al quale l'intera comunità è profondamente legata".
La straordinaria biodiversità della zona è spesso oggetto di studi di esperti internazionali: come quello di Stefan Schnitzer, professore del dipartimento di Scienze biologiche dell'Università del Wisconsin-Milwaukee (Stati Uniti d'America), che ha voluto osservare le liane del Garganoper paragonarle a quelle delle foreste tropicali.
Ma forse e soprattutto una vittoria del Parco del Gargano, ed in particolare di Stefano Pecorella, che all'epoca dei fatti era presidente del Parco, e che con una delibera presidenziale del 25 settembre 2014, disponeva la proposta all'Unesco, che le faggete secolari della Foresta Umbra, fossero riconosciute come Patrimonio dell'Umanità.

Intervista a Stefano Pecorella.

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