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Concorso a preside tra accuse e sospetti, un giallo al quale la Procura dovrà dare risposte.


Concorso per preside tra accuse e sospetti. Un bel giallo tra i presunti brogli coinvolto un foggiano

Secondo la legge doveva essere fuori dal concorso, invece non solo l'ha superato ma si ritrova a un passo dalla nomina.
Denunce, dimissioni e sospetti di brogli: c'è un piccolo giallo nella procedura per il concorso da presidi (236 posti in Puglia) sulla quale da qualche indaga la procura della Repubblica.
Uno degli 867 candidati ammessi alla prova scritta del maxi concorso per dirigenti scolastici, un professore «comandato» presso gli uffici della direzione regionale di Foggia, sarebbe stato pizzicato durante il primo giorno di prova con alcuni foglietti in un vocabolario. Tale episodio sarebbe avvenuto nella scuola «Elena di Savoia» in via Caldarola, al rione Japigia, uno degli istituti di Bari in cui si sono tenute le prove scritte, il 14 e 15 dicembre scorso.
E a conferma che qualcosa non sia andato per il verso giusto, ci sono anche le dimissioni - avvenute pochi giorni fa - dei segretari delle due sottocommissioni, arrivate proprio adesso a concorso ormai ultimato (sono attese le prove orali).
A denunciare tutto il docente Gerardo Troiano.
 

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