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Biblioteca, le ragioni dell'Assessora




Biblioteca, le ragioni dell'Assessora

Biblioteca, le ragioni dell'Assessora

Il mondo che viviamo attualmente è spesso, o troppo spesso gestito, a volte in maniera non del tutto legittimo, dai social, e questa volta affrontiamo la questione legata ai Consigli comunali che ultimamente si stanno svolgendo presso la Biblioteca comunale San Pasquale di Lucera.
Premesso che restiamo dell'idea che i Consigli comunali si dovrebbero svolgere nella Sala consiglio sita in quel di Palazzo Mozzagrugno, e che dalla gestione Tutolo non viene più utilizzata perchè, ci era stato riferito a suo tempo, non c'era sicurezza, e che da allora non si è provveduto a capire quali erano i problemi e cosa più grave non si è provveduto a risolverli, ma di questo ne parleremo prossimamente. Ritornando alla Biblioteca cosa è accaduto di così eclatante, che l'assessore alla Cultura, Antonella De Sabato, al termine del Consiglio, ha chiuso la porta della Biblioteca.
E giù l'ira di dio. Chiariamo che non intendiamo difendere nessuno, anzi, facciamo subito un appunto, la sala adibita a Consiglio comunale non vedeva la presenza del Confalone della Città, grave episodio di leggerezza da parte dei dirigenti o dei dipendenti, poi sistema audio e video deficitario, a quale ha provveduto un tecnico esterno a sistemare, manca anche la presenza delle Forze dell'Ordine, che normalmente vede la presenza della Polizia Locale.
Vero, il Comune di Lucera ha personale ridotto, ma chi di dovere deve utilizzare al meglio quello a disposizione, e allora abbiamo sentito l'assessore Antonella De sabato che ha dichiarato - "Casualmente mi sono trovata a chiudere la porta d'ingresso, presso la biblioteca comunale, perchè frequento il mio assessorato, nell'occasione utilizzata a luogo deputato per il consiglio comunale. Fermo restando che la politica non si occupa della gestione, che resta in capo ai dirigenti dell'ente, si precisa che la gestione del personale è di esclusiva competenza degli stessi. Ad ogni buon fine si chiarisce che la gestione dei consigli comunali risulta del II°settore "Affari generali e servizi istituzionali" diretti dalla dott.ssa Franchino Domenica. Ne deriva, non per giustificarmi, ma solo per verità dei fatti, che la mia azione è stata del tutto casuale e non riconducibile a nessun servizio gestionale essendo il mio ruolo esclusivamente di atto d'indirizzo politico nei servizi a me assegnati".
Chiaro il messaggio che ne deriva da questa dichiarazione, non tocca a me gestire il personale, ma a chi deve provvedere ai Consigli comunali, il segretario generale e nel caso la dirigenza.
Insomma, manca il Confalone, mancano indicazioni al personale e come spesso accadeva e sicuramente accadrà, l'ultimo chiuda la porta, chiunque esso sia.
Alla mente, però, ci ritornato alcune dirette nelle quali si dichiarava, a torto o a ragione, che si rimaneva fino a notte fonda per lavorare !

(A.B.)

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