Piero Paciello 'O si cambia o davvero si muore'

Piero Paciello 'O si cambia o davvero si muore'

Da alcuni anni il mondo del giornalismo sta vivendo momenti di forte crisi, che non si può additare solo all'ingresso del web, ma, anche, al disinteresse verso la lettura, sia di giornali che di libri.
L'argomento certo non si può esaurire in poche righe o in una intervista, ma andrebbe discusso più approfonditamente.
A livello locale stiamo assistendo alla chiusura di molte testate giornalistiche televisive, radiofoniche e cartacee, ma l'Attacco è un po' come l'Araba Fenice.
"La simbologia che la Fenice rappresenta, ovvero la morte e la risurrezione che nella vita quotidiana, possono essere associati in senso lato alla resilienza. La resilienza è identificata dal dizionario Garzanti linguistica, la capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità e agli eventi negativi.
Come resistere lo abbiamo chiesto a Piero Paciello, storico editore e direttore di varie testate locali, ultima delle quali l'Attacco, prima della serata organizzata per presentare la nuova proposta editoriale de l'Attacco, svolta presso un noto locale di Foggia alla presenza di un pubblico variegato che andava dal mondo della politica, all'imprenditoria, alla sanità pubblica e privata.
Il direttore dichiara "o si cambia o davvero si muore" e per sopravvivere la ricetta va trovata nella "ricerca di muovi mercati".
Il giornalismo resta ancora la maniera di raccontare la vita quotidiana e che mette in risalto le criticità che giornalmente si affrontano, qualcuno diceva che, la pluralità dell'informazione è, e resta l'unica libertà di espressione, fino a prova contraria.

(A.B.)