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Lucera: Consiglieri di minoranza su esito “Legge Tutolo”




Lucera: Consiglieri di minoranza su esito “Legge Tutolo”

Lucera: Consiglieri di minoranza su esito “Legge Tutolo”

Nel corso del Consiglio Comunale del 27 dicembre abbiamo assistito nel Teatro Garibaldi di Lucera ad una scena in stile “Ponzio Pilato” da parte del Sindaco e della sua maggioranza, in occasione della votazione sulla cosiddetta “Legge Tutolo”, un provvedimento atteso da tutto il mondo agricolo del nostro territorio. Non ricordiamo, infatti, nella storia recente della nostra città, un Sindaco che, di fronte alle pressanti richieste degli operatori economici agricoli, portate nell’Assise Comunale dai consiglieri di opposizione che hanno caparbiamente proposto l’inserimento dell’accapo (Niro, Aquilano, Checchia, La Vecchia, Abate, De Sabato e Davide Colucci), si “lavi le mani” dalle proprie responsabilità di amministratore cittadino e lasci all’opposizione il compito di votare la mozione relativa alla “Legge Tutolo”. A questo punto, è lecito chiedersi quale sia il motivo di queste remore in punta di diritto a Lucera, mentre in altre realtà come Cerignola e Canosa di Puglia la “Legge Tutolo” è stata già adottata con il contributo congiunto di maggioranza e opposizione, perché su questo tipo di provvedimenti la collaborazione non dovrebbe che essere massima. Purtroppo, a Lucera questo non è stato possibile: la maggioranza ha deciso di astenersi e quindi il provvedimento è stato approvato solo grazie ai Consiglieri di Opposizione presenti (Niro, Aquilano, Checchia, La Vecchia, Abate, De Sabato e Di Battista). Non è più ammissibile fare strategie politiche, alchimie o propaganda, improvvisandosi costituzionalisti, come ha fatto il Sindaco Pitta nella seduta consiliare del 27 Dicembre, nonostante la Corte Costituzionale si sia pronunciata con la sentenza n. 240 del 01/12/2022 che dichiarava legittima la legge regionale n. 39 del 2021. Non è ammissibile giocare con le necessità dei cittadini, che hanno esigenze reali e concrete e che si aspettano dall’intero Consiglio Comunale la capacità di scegliere per il meglio e di governare il territorio della nostra città, al fine di favorirne lo sviluppo. E’ stato invece avvertito come doveroso e responsabile, solo da parte dei Consiglieri di opposizione, dare risposte immediate agli imprenditori che con tanti sacrifici investono i propri capitali nelle loro attività quotidiane, con rischi sempre maggiori legati allo scenario economico non solo locale. I Consiglieri di maggioranza avrebbero dovuto approvare senza indugio questa delibera a sostegno degli agricoltori, che, grazie alla “Legge Tutolo”, potranno finalmente realizzare nelle zone agricole, entro i limiti previsti dalla norma, eventuali fabbricati strumentali alla conduzione del fondo, o all’esercizio dell’attività agricola e di attività a questa connesse, ma hanno preferito astenersi. Eppure, da Aprile, quando per la prima volta i consiglieri di opposizione hanno portato in consiglio comunale questa proposta di delibera, sono passati quasi 9 mesi, un tempo sufficiente per la formazione di una nuova vita, ma non evidentemente sufficiente affinché l’Amministrazione Pitta fosse in grado, nonostante le tante dichiarazioni vuote e di facciata, di espletare l’iter burocratico necessario per l’applicazione della legge.
In politica bisogna avere il coraggio di scegliere e decidere da che parte stare con chiarezza e linearità, i sette consiglieri di opposizione che hanno avuto il coraggio di votare una legge di sicura utilità per lo sviluppo produttivo della nostra terra non hanno avuto dubbi ed esitazioni, hanno scelto di stare dalla parte dei cittadini e dei loro interessi.

I consiglieri comunali
Francesco Antonio Aquilano, Francesca Niro, Vincenzo Checchia, Raffaele La Vecchia e Fabrizio Abate

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