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Politica       Pubblicata il
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Rachele Occhionero: "Superbonus, addio a lavori e lavoro"




Rachele Occhionero:

Rachele Occhionero: "Superbonus, addio a lavori e lavoro"

Giovedì 16 febbraio. Dalla gioia dei festeggiamenti di S.Valentino e dall’allegria del carnevale alla doccia gelata del drastico, definitivo “mai più” a sconti in fattura e cessione dei crediti sui bonus fiscali. Divieto di acquisto per gli enti locali dei crediti già in circolazione e blocco della cessione alle banche dei finanziamenti. Superbonus addio! Cambio immediato, dall’entrata in vigore del provvedimento, per tutti i tipi di lavori edilizi e di trasformazione “green”. Con pochissime eccezioni.
Decreto licenziato su due piedi, un blitz, anche contro il parere dei sodali di Forza Italia (che era intenzionata a sostenere l’Ance, associazione costruttori). Circa 15 miliardi bloccati, migliaia di imprese a rischio fallimento e migliaia di posti di lavoro a rischio.
Molti erano in attesa, dopo la stretta di Draghi e confermata da Meloni, di una soluzione che avrebbe visto l’intervento di Regioni ed enti locali, e mai pensavano a una decisione presa dall’esecutivo come se si volesse eludere “di nascosto” l’ascolto di ragioni e riflessioni.
Le associazioni di settore, Confartigianato, Confedilizia e Confindustria sono state convocate per lunedì, cioè dopo che l’esecutivo ha scritto e approvato il decreto, non prima, come si converrebbe in casi importanti come questo in cui sono coinvolte così tante persone!
Bonaccini del Pd ha dichiarato: “in questo modo si condannano alla chiusura decine di migliaia di imprese, si fermano almeno 100mila cantieri, si mandano sul lastrico migliaia di famiglie. Dalla sera alla mattina hanno cambiato le regole, si può anche fare, ma bisogna avere capacità e il buonsenso di chiamare le parti sociali. Qui ci sono imprese che hanno già avuto a che fare con caro bollette, costo dei materiali... Basta vedere non la mia reazione, ma quella di imprese e sindacati”. Così Stefano Bonaccini a Oggi è “Un altro Giorno su Rai Uno”. “La cosa che è inaccettabile è che un governo non si confronti con le parti sociale. Non si fa un decreto in questo modo. Sarà un bagno di sangue". Anche il M5S parla di “colpo mortale all’edilizia”.
Un Governo che non ha cercato una soluzione a un esborso di finanziamenti che aveva rivelato forti criticità, ma ha preferito un’azione “violenta” che rischia di distruggere imprese e indotti.
La Confartigianati parla di 40 mila imprese che rischiano la chiusura nonostante abbiano osservato la legge, imprese che hanno pagato materiali, eseguito lavori e non sono state pagate. Queste imprese sono venute a sapere da una conferenza stampa che sono a rischio fallimento.
E i tanti cittadini che sempre nel rispetto delle leggi erano in lista di attesa per i lavori… e il tanto invocato efficientamento energetico?
Domenica, alle ore 18, a Palazzo Dogana, Bonaccini incontrerà i cittadini di Foggia e tra gli altri problemi sul tavolo gli chiederemo anche come il Pd intende sostenere le ragioni dei lavoratori su questo grave problema afferma Rachele Occhionero attivista (in foto)

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