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Foggia e la sua Madonna: quando l’arte e la conoscenza si fanno proposta a favore del centro storico




Foggia e la sua Madonna: quando l’arte e la conoscenza si fanno proposta a favore del centro storico

Foggia e la sua Madonna: quando l’arte e la conoscenza si fanno proposta a favore del centro storico

Nella Chiesa del Carmine Vecchio, ospitati dall’Arciconfraternita Maria SS. Del Carmine, lunedì 20 marzo alle ore 18 si parlerà della Icona il cui ritrovamento intorno all’anno 1000 ha segnato la nascita del nucleo abitato che diventerà civitas agli inizi del 1200, e il cui miracolo delle apparizioni avrà grande importanza nella rinascita della città dopo il terremoto del 1731.
Il 20 marzo (tra l’altro giorno della prima scossa del terremoto del 1731) è a ridosso del 22 marzo, festa patronale della città che pochi conoscono come Festa delle Apparizioni della nostra Patrona, Madonna dei Sette Veli, nome che seguirà quello più antico di Iconavetere.
Dopo “Donne a Foggia: ieri, oggi e domani”, questo dedicato alla Madonna di Foggia è il secondo degli appuntamenti dal titolo “Conoscere per amare: identità è futuro” che Giustina Ruggiero e Michele dell’Anno, dell’Associazione Cultura e Ambiente, attiva a Foggia dal 1986, stanno realizzando, per divulgare storia, tradizioni, architetture, pagine di letteratura e musica popolari del nostro territorio.
“Incontri su temi che sono frutto di quarantennali ricerche e incontri con testimoni e informatori e che abbiamo il dovere di divulgare ancora e ancora. Chiamiamo a collaborare artisti e giovani che hanno deciso di vivere a Foggia, così come noi decidemmo di fare quaranta anni fa lasciando Roma e Milano, scommettendo sulla bellezza, la forza e la storia di questa terra, e facendo crescere qui i nostri figli”.
Il compito di dare una contemporaneità alla memoria è affidato a Rachele Occhionero che da giovanissima ha svolto il servizio civile nell’associazione, laureata all’Accademia di Belle Arti, ora docente di Disegno e Storia dell’Arte, che il 20 marzo farà il punto sul ruolo importante che gli artisti hanno avuto e possono avere nella salvaguardia del centro storico. “Con il mio intervento, voglio porre l’attenzione sull'importanza di conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio partendo dal centro storico”.
Il 20 marzo sarà presente Nicola Liberatore, che parlerà della sua rilettura replicata più volte in chiave contemporanea dell’Iconavetere, tra i più grandi artisti foggiani, le cui opere sono state e sono presenti nelle più importanti mostre in tutt’Italia. Un suo angelo, tra cinquecento angeli a firma dei più importanti artisti italiani, è stato riprodotto su una delle mattonelle nella Iglesias de los Angeles a Salta, a nord dell’Argentina, mentre tutte le opere originali sono in mostra a Genova.

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