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Politica       Pubblicata il
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Giuseppe Mainiero "Rinuncio all'offerta e vado avanti".




Giuseppe Mainiero

Giuseppe Mainiero "Rinuncio all'offerta e vado avanti".

Il candidato a Sindaco della città capoluogo di Provincia, Giuseppe Mainiero, in un suo post mette in evidenza che il suo impegno con il suo gruppo Resto a Foggia è sempre quello di fare una politica utile per la città e ha respinto, come la chiama lui, "quella tavolata" indigesta che vede "gomito a gomito" PD & M5S, le offerte di aggregazione.
Di seguito l'intero post


Da oltre sei mesi ho tentato in ogni modo di spiegare al "vertice provinciale" del M5S le ragioni che muovono certi interessi nella nostra Città e soprattutto le sue incrostazioni.
Un sistema di interessi (malsani) che ha retto sul sistema dei partiti negli ultimi trent'anni (II° Agostinacchio compreso), che si sono fintamente alternati.
Con tutta evidenza oggi i Partititi non esistono più, esistono leader più o meno credibili che fanno il bello ed il cattivo tempo.
Ieri Berlusconi, poi Renzi, Grillo, Conte/Salvini, oggi la mia (ex) amica Giorgia Meloni.
La loro ascesa o meno ha determinato le fortune o meno dei "loro movimenti" che non chiamerei più partiti.
Ho sempre respinto la banalizzazione della Politica, l'idea che la Politica sia sempre sporca e cattiva.
Non bisogna mai confondere la Politica con i Partiti.
La Politica sono le Idee, mentre i Partiti sono solo uomini, non sempre all'altezza.
La Politica è un' arte nobile che ha bisogno di uomini e organizzazioni alla sua altezza.
È per questo che ho spiegato che la proposta per un'altra Foggia deve essere assolutamente Politica ma non può essere Partitica.
L'iniziativa del PD, accolta dal M5S, di mettere su "una tavolata" di sigle è solo una "foglia di fico" che serviva (e serve) al PD per continuare a fare quello che sempre fatto nella nostra Città, devastarla, depredarla, come se non ci fosse mai una fine, che purtroppo è arrivata con Landella.
Perché se Landella ha mandato la macchina (Foggia) nel burrone, chi l'ha portata sull'orlo di quel precipizio è il Partito Democratico, non lo dimentichiamo mai!
Ovviamente questo lo spiegheremo alla Città.
Il fallimento Amica, le "assunzioni" di determinate persone - prima del fallimento - ai tempi del PD, il dissesto finanziario del Comune di Foggia, la distruzione di AMGAS sull'orlo anch'essa del fallimento che ha dovuto vendere i "gioielli di famiglia" per salvarsi, Aipa (ricordate la società dei tributi che ha dilapidato le casse del Comune, io per averlo denunciato ci guadagna i manifesti a morte affissi in tutta la Città).
Ne parleremo, ma solo per "rinfrescare la memoria" ai "ritrovati moralisti" della "premiata ditta" del PD.
Perché poi, c'è una Foggia da ricostruire dalle sue macerie materiali e morali.
Ecco perchè ho respinto "quella tavolata" indigesta che vede "gomito a gomito" PD & M5S.
Foggia ha bisogno di una proposta di radicale cambiamento, di assoluta discontinuità, che sappia anche dialogare con quei "pezzi di ceto politico" - anche del centro destra - consapevoli che la nostra Città ha bisogno di uno sforzo collettivo e che sappia spogliarsi degli "interessi di parte", quelli che con ogni evidenza il PD ha deciso di difendere con le unghie.
Una proposta Laica, Autorevole, che non ricalchi vetusti schemi partitici, che sappia raccogliere intorno a sé donne e uomini all'altezza della gravosa sfida, perchè Foggia non è messa male, ma molto peggio.
Per questo ognuno di noi deve dire a se stesso, Resto a Foggia e ci metto la faccia.
Alternative non ve sono.

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