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Politica       Pubblicata il
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NODO INTERMODALE EXTRAURBANO E PARCO FOTOVOLTAICO.




NODO INTERMODALE EXTRAURBANO E PARCO FOTOVOLTAICO.

NODO INTERMODALE EXTRAURBANO E PARCO FOTOVOLTAICO.

Attualmente abbiamo un nodo intermodale che serve sia il traffico urbano che quello extraurbano. In questo modo il traffico è caotico e crea non pochi disagi.
Non sono meno gravi i disagi per i cittadini che vivono nei quartieri Martucci e Diaz che sono impossibilitati a raggiungere facilmente sia il fronte principale della stazione sia l’attuale nodo intermodale. L’unica possibilità che hanno è prendere un mezzo pubblico che li porti a piazza vittorio Veneto o trovare una persona compiacente che li accompagni.
Questi disagi cambierebbero radicalmente qualora si aprisse un secondo fronte di accesso/deflusso dalla Stazione Centrale FSI realizzato su viale Fortore, con spazio per bus extraurbani ed un nuovo sottopasso ciclo/pedonale di collegamento, tra il nuovo parco per quelli extraurbani e l’esistente per bus urbani, videosorvegliato e collegato a tutte le banchine dei binari. Questo contribuirebbe a risolvere le criticità che i cittadini, gli altri abitanti della provincia dauna e gli altri viaggiatori affrontano ogni giorno. Lo schema progettuale è raffigurato nella seguente figura:

Il nuovo spazio bus extraurbano, potrebbe essere dotato di un grande parcheggio automatizzato per l’interscambio trasporto pubblico-privato, che risolverebbe gran parte dei problemi di traffico evitando l’ingresso nel perimetro interno della città di rilevanti quantità di auto private e bus extraurbani, creando un sistema di permeabilità del contesto Stazione-Città nella logica del MaaS: Mobility as a service realizzando un’ottimale integrazione con il tessuto urbano tra Nodo e Polo.
Il nuovo spazio bus extraurbano, potrebbe essere dotato di un grande parcheggio automatizzato per l’interscambio trasporto pubblico-privato, che risolverebbe gran parte dei problemi di traffico evitando l’ingresso nel perimetro interno della città di rilevanti quantità di auto private e bus extraurbani, creando un sistema di permeabilità del contesto Stazione-Città nella logica del MaaS: Mobility as a service realizzando un’ottimale integrazione con il tessuto urbano tra Nodo e Polo.

In estrema sintesi con questo progetto, al pari di quanto altrove previsto e finanziato, s’intende proporre la trasformazione dell’attuale barriera ferroviaria in un’efficace infrastruttura di interscambio modale e di collegamento fra le due metà della città di Foggia, con le altre città della cd. Pentapoli ed il resto dell’intera provincia e area vasta.
Ovviamente bisognerebbe rinunciare all’idea di sistemare un parco fotovoltaico sulla parte prospiciente viale fortore ma non rinunciare completamente all’idea di produrre energia alternativa.
Attualmente abbiamo coperture per oltre 17.000 mq considerando sia la copertura dell’attuale nodo intermodale (2500 mq), sia la copertura degli edifici principali prospiciente Piazza Vittorio Veneto (10.000 mq) sia le coperture delle attuali pensiline sui binari da 1 a 6. (5000 mq). Inoltre il nodo intermodale extraurbano e i relativi parcheggi potrebbero essere dotati di pensiline e coperture in maniera da consentire il parcheggio e la sosta sotto, mentre le coperture verrebbero utilizzate per il posizionamento dei pannelli solari. Questo garantirebbe anche di tenere lontani i pannelli da tentativi di vandalismo che in un’area periferica non sono da sottovalutare.
La superficie disponibile potrebbe aggirarsi attorno ai 50.000 mq e fornirebbe addirittura un surplus di energia rispetto a quanto previsto dal progetto RFI.
Una soluzione del genere è stata già realizzata in altre città, ad esempio presso la stazione di Roma Termini:

In conclusione i passi da prendere in considerazione per evitare di sprecare una area consistente solo per un parco fotovoltaico e contemporaneamente rendere più efficiente la ripartizione del traffico fra urbano ed extraurbano ottenendo anche il risultato di integrare meglio i quartieri Martucci e Diaz oltre al villaggio Artigiani
1. Realizzazione di un hub intermodale su Viale Fortore per separare il traffico urbano da quello interurbano.
2. Collegamento dei due hub fra di loro sia attraverso un passaggio sopraelevato che prolungando l’attuale sottopasso di accesso ai binari prosegua fino al secondo hub.
3. Tetti fotovoltaici dei fabbricati fsi esistenti e nuovi nelle aree della stazione centrale rfi (es. fabbricato stazione, pensiline, locali tecnici e spogliatoi, spazio u.t. fg, ex avandero, ex squadra rialzo, ecc.) e degli altri impianti trenitalia (i.m.c., o.m.c. m.l., ecc.);
4. Tetti fotovoltaici e pensiline aree parcheggio 2° fronte di stazione come da ipotesi progettuale contenuta in questa proposta;
5. Pannelli fotovoltaici su aree relitte nei pressi della sottostazione elettrica, dell’ex deposito locomotive; ex parco nord;
Gli obiettivi che si individuano con questo progetto sono:

I. tutela dell’ambiente, con la diminuzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico;

II. integrazione strutturale fra i diversi sistemi di mobilità e razionalizzazione del traffico extraurbano ed suburbano;

III. maggiore prevenzione, in termini di disordine urbano e di eventi criminali, attraverso la cd. sicurezza “partecipata”;

IV. ripartizione del sistema modale di trasporto, a favore del mezzo pubblico con riduzione generale dei tempi di spostamento e di interscambio tra mezzi pubblici e privati);

V. ricucitura e rifunzionalizzazione urbanistica e della mobilità di due rioni, Diaz e Martucci, e del Villaggio Artigiani al resto della città a partire dal quartiere Ferrovia;
VI. miglioramento dell’accessibilità delle diverse zone (settori) del contesto urbano e per chi si reca per motivi di lavoro, studio, ecc.;


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