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GRANDE SUCCESSO DEL 108° CONGRESSO MONDIALE DEGLI ESPERANTISTI CONCLUSO A TORINO




GRANDE SUCCESSO DEL 108° CONGRESSO MONDIALE DEGLI ESPERANTISTI CONCLUSO A TORINO

GRANDE SUCCESSO DEL 108° CONGRESSO MONDIALE DEGLI ESPERANTISTI CONCLUSO A TORINO

Si è concluso sabato 5 agosto alle Officine Grandi Riparazioni di Torino il 108° Congresso Mondiale degli esperantisti. La manifestazione ha avuto un grande successo con la partecipazione di oltre 1.300 esperantisti provenienti da 69 Paesi diversi di ogni angolo del mondo. Lo ha sottolineato con entusiasmo Duncan Charters, presidente dell’UEA, l’associazione internazionale degli esperantisti che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con la FEI, la Federazione Esperantista Italiana.
Charters ha innanzitutto ringraziato i sostenitori dell’iniziativa e in particolare il Comune di Torino, la regione Piemonte, EDISU, Turismo di Torino e Provincia, gli organizzatori e il comitato locale che hanno garantito il perfetto funzionamento di una macchina complessa con molte decine di eventi di ogni tipo (dibattiti, conferenze, corsi di lingue, laboratori, concerti, spettacoli teatrali, eventi sportivi, culturali e turistici).
È stata l’occasione per trarre un bilancio dei sette giorni della manifestazione in cui lo spirito dell’esperanto, lingua di pace e di uguaglianza tra i popoli, di fratellanza e di amicizia ha sempre caratterizzato la partecipazione dei congressisti.
Sono stati presentati i risultati dei corsi di lingua, previsti in tre diversi livelli, i risultati dei concorsi delle belle arti suddivisi in otto diverse sezioni (poesia, prosa, novelle brevi, teatro, monologo, libri per l’infanzia, saggio e testo da musicare) a cui hanno partecipato complessivamente 106 autori, di 73 diversi paesi, con 180 opere.
Il tema congressuale “Immigrazione, confluenza di valori umani” è stato dibattuto in otto diverse sessioni, mentre il programma scientifico è stato sviluppato sia nei “caffè scientifici” che nell’Università Internazionale di Esperanto (rettore il prof. Fabrizio Pennacchietti) che hanno visto un’entusiastica partecipazione, con i saloni del Politecnico sempre affollati. Oltre 100 presenze in ognuna delle 90 conferenze, tenute in maniera ibrida in modo da consentire la partecipazione anche da remoto. Tutte le conferenze sono state tenute in esperanto, verranno tradotte in diverse lingue e messe a disposizione di tutti.
Grande successo è stato registrato anche dal “Festival della Cultura Esperantista” presso le OGR con spettacoli che hanno riempito le serate del Congresso.
A suggellare la manifestazione conclusiva il passaggio di consegne con gli organizzatori del 109° Congresso che si terrà in Tanzania nel 2024: la presidente del comitato organizzatore Michela Lipari ha consegnato la bandiera del Congresso all’Ambasciatore di Tanzania in Italia signor James Alex Msekel.
La manifestazione si è conclusa, come da tradizione, con l’inno degli esperantisti cantato dagli oltre mille presenti.


Risoluzione del 108° Congresso Universale di Esperanto a Torino, Italia

I 1.318 partecipanti al 108° Congresso Universale di Esperanto, riunitisi a Torino tra il 29 luglio e il 5 agosto 2023, hanno affrontato il tema "Immigrazione - confluenza dei valori umani". I partecipanti, provenienti da 69 paesi diversi, hanno non solo discusso l’argomento, ma l’hanno sperimentato e vissuto: poiché tutti i partecipanti parlavano la lingua internazionale esperanto, nessuna barriera linguistica ha impedito la comunicazione e anzi, in accordo con il tema del congresso, i valori umani di tutti i presenti sono confluiti insieme, in un’atmosfera armoniosa.
Molti esperantisti hanno riferito delle proprie esperienze come migranti. Hanno sottolineato che la conoscenza della lingua esperanto aiuta a ricevere sostegno all’inizio di una nuova vita, ma è essenziale imparare la lingua nazionale del paese in questione, per potersi integrare nella società.
Questo vale per tutti i migranti, sia che abbiano scelto volontariamente di trasferirsi in un altro paese, sia che abbiano dovuto fuggire dal loro paese d’origine a causa di guerre, povertà o persecuzioni.
Pertanto, i partecipanti al congresso osservano quanto segue:
1. La società civile nella città ospitante di Torino fornisce un esempio modello per l’integrazione dei migranti e in particolare dei rifugiati nella società.
2. I membri del congresso notano con preoccupazione che il numero di rifugiati nel mondo nell’ultimo anno ha superato per la prima volta la cifra di 100 milioni. Avvertiamo che a causa del cambiamento climatico sempre più persone saranno costrette a lasciare le proprie case.
3. Chiediamo a tutti gli Stati del mondo di fermare le cause della migrazione involontaria e soste-niamo gli sforzi delle Nazioni Unite e delle altre organizzazioni sovranazionali per alleviare, se non risolvere, i problemi.
4. Facciamo appello agli Stati in cui arrivano i rifugiati, affinché li accolgano e diano loro ogni so-stegno per potersi costruire una vita indipendente e libera. Siamo convinti che la migrazione alla fine produca una cultura più ricca e una società più prospera in quegli stessi stati. Riconosciamo il valore storico della migrazione: la migrazione è la base per lo sviluppo dell’umanità.
5. Facciamo appello a tutti gli Stati affinché garantiscano che i migranti possano vivere senza di-scriminazione linguistica e senza alcuna altra discriminazione; in altre parole, facciamo appello a tutti gli Stati affinché applichino la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo proclamata nel 1948.
6. Ora, nell’anno del 75° anniversario dell’adozione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, no-tiamo con preoccupazione che questi diritti non sono rispettati in molte parti del mondo.
7. Per questo motivo siamo solidali con i rifugiati e sottolineiamo che i Diritti Umani sono diritti universali validi per ogni individuo in tutto il mondo, inclusi i migranti.

Torino, Italia, 5 agosto 2023

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