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Protesta agricoltori: il perchè contestano le associazioni




Protesta agricoltori: il perchè contestano le associazioni

Protesta agricoltori: il perchè contestano le associazioni

PERCHE’ LE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI NON POSSONO RAPPRESENTARE LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI AL TAVOLO CONVOCATO DAL GOVERNO MELONI E DAL MINISTRO LOLLOBRIGIDA.

Il primo gennaio 2023 è entrata in vigore la nuova Pac, che ci accompagnerà fino al 2027. La Pac 2023-2027 ha una forte impronta ambientale e risente del Green Deal europeo e delle strategie From Farm to Fork e Biodiversity. Se l'obiettivo principale continua ad essere il sostegno al reddito degli agricoltori e la competitività del settore, subito dopo troviamo l'impegno per una agricoltura sempre più sostenibile.
Quindi, prima SOSTEGNO AL REDDITO DEGLI AGRICOLTORI, poi COMPETITIVITA’ DEL SETTORE e alla fine AGRICOLTURA SOSTENIBILE.

In questi giorni di pacifica protesta, assistiamo al rinnovato teatrino del tavolo di concertazione convocato dal governo in cui gli interlocutori “agricoli” sono stati nuovamente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali: CIA, CONFAGRICOLTURA e COLDIRETTI; le tre organizzazioni che avrebbero dovuto tutelare le imprese agricoli dagli effetti della transizione ecologica contenuta nella nuova PAC.
In sintesi, la nuova PAC ha come obiettivo (RAGGIUNTO) il riconoscimento di un aiuto base unico per tutte le aziende pari a € 167 (LA MAGGIOR PARTE DELLE IMPRESE VERE SI SONO VISTI DIMEZZATI GLI AIUTI), oltre ad altri interventi (APPLICATI PER GARANTIRE LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE) a cui le aziende non riescono ad aderire. Alla fine, il sostegno al reddito che le imprese agricole riescono a portarsi a casa è minimo, e in più devono rispettare vincoli ambientali che impattano negativamente sulle scelte produttive: 1) Bcaa 7, obbligo di rotazione colturale: non è possibile coltivare grano su grano o mais su mais, se non applicando interventi dispendiosi e non produttivi; 2) Bcaa 8, il 4% dei terreni va a riposo.
Le difficoltà che le imprese agricole stanno incontrando a seguito dell’applicazione della nuova PAC sono oramai evidenti a tutti: ma le organizzazioni sindacali, che oggi vogliono raccogliere il malcontento delle imprese ed ergersi a tutori delle stesse, cosa hanno fatto quando si discuteva delle modalità di applicazione della nuova PAC in Italia?
L’applicazione della nuova PAC è disciplinata all’interno del cosiddetto “Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027”, approvato dal governo Meloni su proposta del ministro Lollobrigida il 2 dicembre 2022.

E LE ORGANIZZAZIONE SINDACALI DOVE ERANO? Erano regolarmente sedute al Tavolo di Partenariato in qualità di attori principali.

E COSA HANNO FATTO A TUTELA DELLE IMPRESE ASSOCIATE?
Dai documenti pubblicati nella sezione relativa ai lavori del Tavolo di Partenariato1, si evincono le posizioni assunte dai vari partecipanti. In particolare, le posizioni assunte dalle organizzazioni sindacale sono riportate nei documenti di sintesi dei rappresentanti al Tavolo2 :
1) Documento di Sintesi EQUITA’ PAGAMENTI DIRETTI:
a. CIA: non si evidenzia alcun contributo;
b. CONFAGRICOLTURA: ha inviato un documento3 il 15 ottobre 2021, con il quale ha evidenziato alcune criticità e ha suggerito alcuni correttivi per la definizione di agricoltore in attività (OVVERO A QUALE AGRICOLTORE E’ NECESSARIO RICONOSCERE GLI AIUTI PAC), del pagamento base e degli aiuti accoppiati;
c. COLDIRETTI: ha inviato un documento3 in vista della riunione del Tavolo del 19 aprile 2022, con il quale non ha minimamente richiesto alcun correttivo al sistema dei pagamenti diretti, anzi ha dichiarato “Sui Pagamenti diretti riteniamo che debba essere mantenuto il risultato di compromesso raggiunto e riportato nella versione del PSN inviata alla Commissione” ovvero la PAC che sta distruggendo le nostre aziende.
2) Documento di Sintesi GREEN DEAL:
a. CIA: non si evidenzia alcun contributo;
b. CONFAGRICOLTURA: nel documento3 inviato il 15 ottobre 2021, con il quale ha evidenziato alcune criticità e ha suggerito alcuni correttivi per una corretta applicazione delle misure previste;
c. COLDIRETTI: nel documento3 inviato in vista della riunione del Tavolo del 19 aprile 2022, approva in pieno tutto ciò che è stato proposto dalla Commissione Europea:
i. nessuna richiesta di modifica degli interventi!!! Anzi, specifica che “Il contributo degli ECO, degli ACA e dell’agricoltura biologica alla transizione ecologica è chiaro”;
ii. ritiene che “l’ammontare di risorse definito dalla normativa (25% annuo nel FEAGA e 35% nel FEASR) da destinare agli interventi ambientali si ritiene giusto e sostenibile. “;
iii. ritiene che con questa dotazione finanziaria (che non è aggiuntiva rispetto agli aiuti della precedente PAC, ma è frutto della ripartizione della dotazione finanziaria 2023-2027) le imprese agricole saranno in grado di sostenere la transizione ecologica, dichiara infatti “Il compromesso raggiunto nella bozza di Piano, a parere di Coldiretti, tiene conto del percorso che le aziende agricole e di allevamento dovranno affrontare nel periodo di programmazione e richiede numerosi impegni aggiuntivi rispetto al passato”.
3) Documento di Sintesi ARCHITETTURA VERDE:
a. CIA: non si evidenzia alcun contributo;
b. CONFAGRICOLTURA: nel documento3 inviato il 15 ottobre 2021, con il quale ha evidenziato alcune criticità e ha suggerito alcuni correttivi per una corretta applicazione delle misure previste;
c. COLDIRETTI: nel documento3 inviato in vista della riunione del Tavolo del 19 aprile 2022, approva in pieno tutto ciò che è stato proposto dalla Commissione Europea; con una frase secca dichiara esplicitamente “Riteniamo che l’architettura verde così come strutturata nel piano sia funzionale agli obiettivi di sostenibilità ambientale.”

Le Organizzazioni Sindacali e il Governo Meloni con il suo Ministro Lollobrigida, con il prezioso supporto del suo capo di gabinetto Borriello (già capo dell’area legislativa e relazioni istituzionali di Coldiretti) sarebbero potuti intervenire sul Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 per apportare i dovuti correttivi: il 23 ottobre 2023, nel pieno dei poteri del governo rispetto al 2022, è stata approvata una revisione del Piano che ha confermato il medesimo impianto normativo.

Ecco perché le Organizzazioni sindacali, e COLDIRETTI in particolare, non possono rappresentare una protesta che loro stessi hanno contributo a determinare: così come riconosciuto nella eloquente lettera del Grande Segretario GESMUNDO inviata ai direttori delle SUE federazioni. Ne tantomeno possono protestare contro la UE perché nulla hanno fatto in sede di applicazione della PAC in ambito nazionale: ricordiamo tutti la buffonata del presidente Prandini a Bruxelles delle settimane scorse.

Ecco perché Giorgia Meloni, il suo fido cognato, Matteo Salvini e Antonio Tajani, non possono dirsi estranei al processo che ha determinato la PAC 2023-2027.


LINK PORTALE RETE RURALLE – PSN 2023/2027

1. https://www.reterurale.it/PAC_2023_27/TavolodiPartenariato
2. https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23923
3. https://creagov-my.sharepoint.com/personal/pietro_manzoni_crea_gov_it/_layouts/15/onedrive.aspx?id=%2Fpersonal%2Fpietro%5Fmanzoni%5Fcrea%5Fgov%5Fit%2FDocuments%2FRisposte%20Tavolo%20di%20Partenariato&ga=1

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