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Sanità       Pubblicata il
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Conf.a.e.l. sanità su liste d'attesa




Conf.a.e.l. sanità su liste d'attesa

Conf.a.e.l. sanità su liste d'attesa


Il Segretario Regionale CONF.A.E.L. Sanità dell’ASL della provincia di Foggia Domenico Brienza e il Componente RSU Silvano Randi ritengono evidenziare opportunamente che c’è il DIRITTO alla VISITA PRIVATA in virtù del D.Lgs. n° 124 del 29 Aprile 1998 che regolamenta le liste di attesa.
In esso, infatti, viene indicato che le Regioni, insieme alle ASL e gli Ospedali, devono stabilire i tempi massimi che intercorrono tra la richiesta della prestazione e la sua esecuzione. Tale intervallo di tempo deve essere reso pubblico e comunicato all’assistito al momento che ne fa richiesta.
Se il tempo massimo di attesa supera quello stabilito, o nel caso di Liste bloccate, l’assistito può chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia o privatamente senza dover pagare il medico come “privato”, corrispondendo invece solo il Ticket. Questo diritto può essere esercitato per tantissime tipologie di esami e Visite Specialistiche. La differenza di costo è a carico dell’ASL e se l’assistito usufruisce dell’esenzione dal TicKet, allora non paga nulla e l’intero costo è a carico dell’ASL.
Se la Lista di attesa è lunga e va oltre i tempi massimi stabiliti, l’assistito dovrà compilare un modulo intestato all’ASL con cui richiede la prestazione in regime di libera attività professionale ed allegando la ricetta medica e la prescrizione del Cup.
Sulla ricetta medica deve essere indicato il relativo codice di priorità alla prestazione richiesta, ad esempio U (urgente) entro 72 ore – B (breve) entro dieci giorni – D (differibile) entro 30 giorni le visite e 60 giorni gli esami diagnostici – P (programmabile).
La O. S. CONF.A.E.L.chiede ai Direttori Generali del Policlinico OO.RR. e della ASL della provincia di Foggia che si adotti la massima trasparenza nei confronti dell’utenza tutta.
Curarsi è un sacrosanto DIRITTO ma, purtroppo, sempre più spesso , ci sono cittadini che scelgono di non farlo per le interminabili liste di attesa e per i costi troppo elevati delle visite presso i medici privati.

(c.s.)

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