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"ABBEY ROAD" DEI BEATLES E "THE DARK SIDE OF THE MOON" DEI PINK FLOYD. "CAPOLAVORI" IMMORTALI CHE SFIDANO IL TEMPO.




"ABBEY ROAD" DEI BEATLES E "THE DARK SIDE OF THE MOON" DEI PINK FLOYD. "CAPOLAVORI" IMMORTALI CHE SFIDANO IL TEMPO.

A distanza di decenni le due leggendarie "Band" d'oltremanica continuano ad affascinare intere generazioni con le loro inimitabili sonorità musicali. Le copertine dei due fantastici Long Playing sono in assoluto le più "iconiche" della storia della musica Rock e dei due mitici gruppi.
di Giuseppe Zingarelli
Nella notte dell'8 agosto 1969 ebbe inizio uno dei periodi più inquietanti e turbolenti della storia del nostro Paese. In quella notte drammatica, infatti, in Italia si registrarono ben dieci attentati su altrettanti treni. Una notte turbolenta che, in un certo senso, diede inizio al periodo del terrorismo stragista denominato dagli storici come periodo degli "anni di piombo". In quello stesso giorno, l'8 agosto 1969, a Londra, in una calda ed assolata mattinata, una "equipe" di tecnici e fotografi si era data appuntamento con quattro giovani musicisti in una via situata nella zona nord della Capitale inglese, nel borgo di Camden, in prossimità del quartiere di Saint John's Wood, nell'estesa area urbana di Westminster. L' allora 31enne fotografo scozzese Iain Macmillan, a capo di quella equipe, spiegava ai "quattro" giovanotti di attraversare in fila indiana la strada camminando sulle strisce pedonali poste a pochi metri dai cancelli di ingresso degli studi discografici dove essi, a partire dal 6 giugno 1962, registrarono per i successivi sette anni tutti i loro undici precedenti "Long Playing". Gli "Abbey Road Studios", siti nella omonima via, Abbey Road, una strada lunga circa 1.400 metri, sono ancor oggi considerati gli studi discografici più famosi del mondo. Anche se il 12 novembre 1931 furono trasformati dalla EMI Records in studi di registrazione, l'edificio è sempre stato in realtà una fabbrica di dischi di successo fin dal 1952, anno in cui comparvero le prime classifiche di vendita. L' edificio venne costruito originariamente nel 1830 ed era un prestigioso e raffinato palazzo nobiliare. Quei quattro giovani musicisti erano i "mitici" Beatles e l'idea di realizzare la copertina dell'ultimo 33 giri della "Band" di Liverpool sulle strisce pedonali era venuta a Paul McCartney. Quella mattina, per consentire a Macmillan di posizionare la scala a pioli dalla quale effettuò gli scatti fotografici con la sua inseparabile macchina fotografica, una Hassemblad 120 che sviluppava fotografie quadrate, tutta la strada venne completamente interdetta al transito automobilistico dalla polizia londinese per non più di 12 minuti. Il primo ad avventurarsi sugli "attraversamenti pedonali" fu il leader e fondatore dei "Fab Four", il carismatico John Lennon. L' ecclettico chitarrista britannico, barba e capelli lunghissimi, in viso gli iconici occhialini tondeggianti, decise di indossare per l'occasione giacca, pantaloni e scarpe ginniche bianche. Alle sue spalle lo seguiva a ruota il batterista Richard Starkey, in arte "Ringo" Starr, il quale indossava invece giacca, pantaloni e scarpe nere. Dietro Ringo, capelli lunghi a caschetto, senza barba ed a piedi nudi, con una sigaretta nella mano destra, giacca e pantaloni classici color grigio "fumo di Londra", il bassista Paul McCartney. Ultimo dei quattro il chitarrista solista George Harrison, indossava jeans, una camicia di jeans e scarpe bianche. I "Baronetti" di Sua Maestà, nominati Membri dell'Impero Britannico dalla Regina Elisabetta a Buckingham Palace il 26 ottobre 1965, attraversarono sette o otto volte sulle strisce pedonali e Iain Macmillan effettuò sei scatti fotografici, più un paio di scatti per realizzare il retro copertina del disco. Una di quelle fotografie, la quinta, venne scelta da McCartney e dal fotografo scozzese per realizzare entrambe le copertine di "Abbey Road", il dodicesimo ed ultimo Long Playing inciso dai Beatles prima della loro definitiva separazione ufficializzata alla stampa britannica il 10 aprile 1970 da McCartney in una intervista pubblicata sul quotidiano Daily Mirror nella quale il "Beatle" annunciava di aver definitivamente abbandonato la mitica "Band". Il disco, uno dei migliori realizzati dai "Fab Four", ha venduto oltre 40 milioni di copie nel mondo. Il 26 settembre 1969 "Abbey Road" venne pubblicato dapprima in Inghilterra, rimanendo in vetta alle classifiche inglesi per circa 5 mesi. Il 1°ottobre 1969 l'album sbarcò negli Stati Uniti rimanendo ai vertici della hit-parade americana per circa tre mesi. Una mattina, una radio di Detroit, la WKNR-FM, nel presentare la nuova uscita dell'album dei "Fab Four" annunciò che McCartney, in realtà, era deceduto tre anni prima a seguito di un tragico e violento incidente stradale. Si diffuse la voce che mentre negli studi di Abbey Road i Beatles stavano registrando una loro canzone, McCartney, dopo un'accesa lite con Lennon, abbandonò il gruppo infuriato e partì a forte velocità a bordo della sua "Aston Martin" per far rientro nella sua abitazione a Londra, ma a casa non arrivò mai più. L'incidente si sarebbe verificato il 9 novembre 1966. Brian Epstein, il manager dei Beatles, avrebbe deciso di nascondere il decesso di Paul sostituendolo con un sosia per non compromettere l'enorme giro finanziario che orbitava intorno alla "Band" più famosa del mondo. Cosicché, a breve distanza dalla pubblicazione del famoso Long Playing, sorse la leggenda che ancora oggi "aleggia" con insistenza riguardo alla celeberrima pubblicazione della "Apple", la Casa discografica della leggendaria Band di Liverpool. Lo speaker che dalla radio di Detroit comunicò quella scioccante notizia fu Russ Gibbs. Questi sostenne che non solo nella copertina di "Abbey Road" apparivano, sia pur velatamente, molteplici indizi che confermavano la morte di Paul ma precisò anche che molti indizi "rivelatori", di fatto, fossero già stati pubblicati nelle copertine dei precedenti 33 giri pubblicati dai Beatles dopo il 9 novembre 1966, cioè dopo la presunta morte di Paul, compresi i testi delle canzoni scritte dai "Baronetti" dopo quella drammatica data. Gibbs precisò che il primo significativo indizio dimostrante l'avvenuto decesso del "bassista" inglese era contenuto nella copertina di "Abbey Road". McCartney, mancino, camminava scalzo, con una sigaretta nella mano destra e in contro passo rispetto a Lennon, Harrison e Starkley. Vi era infatti in Inghilterra un'antica usanza di seppellire i morti a piedi nudi. Il secondo indizio rivelatore risiedeva nella targa gialla del "Maggiolino" Volkwagen bianco che si nota parcheggiato con due ruote sul marciapiede. La targa dell'auto, infatti, è: LMW 28IF. 28IF, cioè 28 anni (IF) se, sottintendendo che McCartney nel 1969 se fosse stato ancora in vita avrebbe avuto 28 anni. Infatti il "bassista" dei "Fab Four" è nato il 18 giugno 1942. L' 8 agosto 1969, giorno in cui Macmillan scattò la fotografia, McCartney aveva in effetti 28 anni. Un giornalista americano, Fred LaBour, sostenne che lo scatto di Macmillan che raffigurava i Beatles sulle strisce pedonali altro non simboleggiava che una "processione funebre" e che i tre Beatles superstiti volessero comunicare "sub liminalmente" ai loro fans di essere usciti da un cimitero, dopo aver sepolto McCartney. LaBour fece notare che Lennon era vestito di bianco come un sacerdote, "Ringo" era vestito come un impresario di pompe funebri ed Harrison da becchino. Inoltre nella copertina di "Abbey Road" si nota anche un furgone nero parcheggiato sul lato opposto al marciapiede sul quale è parcheggiata la Volkswagen "Maggiolino" bianca. Il furgone è targato 5YO 724F e, velatamente, rappresenterebbe il carro funebre sul quale sarebbe stato trasportato segretamente al cimitero il "compianto" Paul. Inoltre ancora, lo speaker Russ Gibbs mentre trasmetteva dalla radio WKNR, il 12 ottobre 1969, avrebbe ricevuto una misteriosa telefonata di un radioascoltatore che gli rivelava che se avesse girato all'indietro la canzone dei Beatles "Strawberry fields forever" avrebbe potuto chiaramente udire la voce di John Lennon che diceva: "I buried Paul". Cioè, "Ho sepolto Paul". Sorse così la leggenda e il movimento che ancora oggi sostiene che il vero McCartney morì nel 1966 e venne rimpiazzato da un perfetto sosia. Mentre a febbraio del 1973 il dollaro subiva una delle più allarmanti svalutazioni della sua storia mettendo in profonda crisi il sistema monetario mondiale e in Italia il 23 febbraio dello stesso anno emergeva l'incredibile scandalo delle "intercettazioni telefoniche", a Roma e Milano si scoprì che oltre 500 apparecchi telefonici di personalità di spicco erano tenuti sotto controllo, un nuovo evento segnò il mondo della discografia internazionale. Un'altra "stratosferica" Band britannica fondata a Londra nel 1965 dal chitarrista Roger Keith Barret, detto Syd, insieme al bassista Roger Waters, al batterista Nick Mason ed al tastierista Richard Wright, spiccò il volo nel vasto panorama della musica internazionale. Erano i Pink Floyd. Syd Barrett, sostituito nel 1968 dal chitarrista David Gilmour per problemi legati all'uso smodato di droghe che ne causarono peraltro anche un progressivo deterioramento della salute mentale, coniò il nome del gruppo unendo i nomi dei suoi due blusmen preferiti, Pink Anderson e Floyd Council. La Band inglese, leader incontrastata del sound progressivo psichedelico e metafisico, riuscì al pari dei Beatles a scrivere il suo nome nel "Guinness dei Primati" pubblicando il 1°marzo 1973 un "inossidabile" 33 giri con una copertina a sfondo nero sulla quale è riprodotto un triangolo, un prisma che rifrange un raggio di luce obliquo proveniente dal suo interno ed un arcobaleno con 6 fasci di luci colorate, cui manca l'indaco. È il famosissimo Long Playing-Cult dei Pink Floyd, "The Dark side of the Moon". A distanza di quasi 52 anni il supremo ed indiscusso "capolavoro" dei Pink Floyd continua a stabilire nuovi record di vendita con oltre 52 milioni di copue vendute in tutto il mondo. Il 33 giri dei Pink Floyd rappresenta una pietra miliare della musica rock che ha ormai varcato i confini della barriera spazio-tempo. Basti pensare che l'album rimase nelle hit-parade americane per circa 15 anni, vale a dire oltre 700 settimane di cui circa 591 consecutive. Un record ineguagliabile. Il disegno della copertina del disco venne realizzato in bianco e nero, a matita, da George Hardie, un disegnatore specializzato in grafica, mentre era intento a sfogliare le pagine di un libro di fisica. Hardie aveva "schizzato" e poi disegnato su un foglio uno sfondo nero, raffigurando un triangolo, figura geometrica ricchissima di significati simbolici: mistero, antichità, perfezione, equilibrio, essenzialità, divinità, universo femminile, madre terra, fertilità e materialità. Nelle intenzioni di Roger Waters, "bassista" dei Pink Floyd, il triangolo raffigurato sulla copertina simboleggiava il pensiero ed al contempo l'ambizione del gruppo di ricercare nuovi suoni, "esplorando" un nuovo sound, mentre lo sfondo nero rappresentava le tenebrose ed insondabili profondità dello spirito umano e le lotte che spesso l'uomo deve sostenere per riportare luce nei nebbiosi meandri dell'anima, laddove le oscurità dello spirito anziché diradarsi spesso si infittiscono e si moltiplicano causando indicibili sofferenze interiori. La copertina dell'Opera "Magna" della storica Rock-Band d'oltremanica è di fatto una copertina antropologica. I testi e le strepitose musicalità contenute nei solchi del "portentoso" vinile prodotto dalla "Capital Records", creata a sua volta dalla EMI Records nel 1969 e recante il logo della Harvest Records, inducono l'ascoltatore ad interrogarsi sul significato della esistenza umana: la nascita, la vita, la morte, la destinazione finale. Sembrava che il progetto di Hardie dovesse essere quello definitivo. Lo studio di grafica e fotografia "Hipgnosis", fondato a Londra nel 1967 da due studenti di fotografia ed arte grafica di Cambridge, Storm Thorgerson e Aubrey Powell, era specializzato nel realizzare le copertine dei dischi 33 giri per gruppi musicali. "Hipgnosis" aveva già lavorato per i Pink Floyd realizzando in precedenza, prima della copertina di "The Darke Side of the Moon", le copertine di "A Saucerful of Secrets" nel 1968, "Ummagumma" nel 1969 e di "Atom Heart Mother" nel 1970, ed in seguito realizzerà anche le successive copertine di altri due prestigiosi LP della Band londinese: "Wish You Were Here" e "Animals". Aubray Powell e il fondatore dei Pink Floyd, Syd Barrett, erano compagni di scuola. Lo stesso Barrett, Wright e Mason, in quel periodo erano tutti e tre iscritti alla facoltà di Architettura a Londra. Per volontà dei Pink Floyd, Thorgerson e Powell modificarono il progetto iniziale di George Hardie ed introdussero a sinistra del triangolo il "prisma" che, in sostanza, celebra ed esalta lo spettacolo di luci che i Pink Floyd mettevano in scena durante i loro concerti, mentre la rifrazione del raggio di luce obliquo proveniente dal suo interno divide la copertina dell'LP in due parti, sintonizzando l'ascoltatore con il battito cardiaco, il battito che da la vita, caratterizzante l'inizio del Long Playing. Lo stesso battito cardiaco che, infine, chiude l' "eccezionale" 33 giri dei Pink Floyd. A destra del triangolo Thorgerson e Powell disegnarono poi un arcobaleno, colorando i sei fasci di luce con il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, il blu e il viola, senza però aggiungervi l'indaco. "The Dark side of the Moon" detiene anche un altro record. Contiene la straordinaria "performance" vocale di Clare Torry, giudicata la performance vocale più famosa della storia della musica contemporanea. L' eccellente brano musicale, "The Great Gig in the Sky", fu composto dal tastierista Richard Wright. Oltre alle irripetibili e stratosferiche sonorità musicali contenute nell'album dei Beatles e dei Pink Floyd si impongono all'attenzione generale le copertine dei due Long Playing. "Abbey Road" e "The Dark side of the Moon" sono da considerarsi in assoluto non solo le copertine più famose della storia della musica Pop-Rock, ma entrambe, al contempo, pur senza riportare il nome del rispettivo gruppo ed il titolo dei Long Playing, rappresentano iconicamente nel mondo i Beatles e i Pink Floyd.

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