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Non si arresta la lotta sindacale dei lavoratori dei supermercati 'Mercati di Città La Prima'




Non si arresta la lotta sindacale dei lavoratori dei supermercati 'Mercati di Città La Prima'

Non si arresta la lotta sindacale dei lavoratori dei supermercati “Mercati di Città La Prima”

Data per nota la vicenda che in questi giorni involge decine di lavoratori della catena di supermercati “Mercati di città La Prima” di Foggia e Provincia, i quali, sostenuti dalle OO.SS. CUB, nella persona del segretario Provinciale Michele Vaira ed FSI-USAE, nella persona del segretario territoriale Achille Capozzi, stanno portando avanti la loro lotta sindacale, rivendicando i propri diritti contrattuali, la risposta del datore di lavoro, Luigi Giannatempo, è stata quella di perpetrare condotte antisindacali e disseminare, tra i lavoratori iscritti alla CUB, terrore e minacce sulle conseguenze che anche solo l’iscrizione al sindacato potrà comportare per i lavoratori; una di queste condotte antisindacali è stata, all’indomani del comunicato stampa, che denunciava l’agitazione sindacale dei lavoratori della nota catena di supermercati, diffuso su tutta la stampa cartacea e telematica, da parte delle OO.SS. CUB ed FSI-USAE, quella di mettere letteralmente alla porta i lavoratori iscritti alla CUB, per indire delle riunioni, all’interno dei vari punti vendita, tra i responsabili degli stessi e i lavoratori non iscritti, finalizzate ad istruire i lavoratori su cosa riferire - in vista dell’imminente intervento dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Foggia, già richiesto dalle citate sigle sindacali -, agli ispettori, sull’orario di lavoro, uniformando le versioni dei lavoratori, in poche parole, istruendoli ad affermare il falso, ovvero di lavorare le 7 ore e 40 previste dal CCNL di categoria, e non le 11-13 ore al giorno, senza permessi, ferie e quant’altro spettante per contratto.
“Quella messa in atto in questi giorni dal datore di lavoro è pura violenza psicologica nei confronti dei lavoratori tutti ed in particolare dei lavoratori iscritti alla CUB” riferisce il segretario nazionale della CUB Marcelo Amendola, “che, ricordiamo, sono padri e madri di famiglie, con figli, talune volte anche con pesanti problematiche familiari di disabilità, costretti, ancora una volta, ad “abbassare il capo” e soggiacere al potere datoriale, pur di conservare il posto di lavoro e ne è una dimostrazione la circostanza che, ad oggi, parte di quei lavoratori iscritti liberamente al sindacato autonomo CUB, abbiano, a malincuore, revocato le deleghe al sindacato, vittime, lo si ribadisce, del potere datoriale, che minaccia trasferimenti e licenziamenti”.
E’ questa una condotta che non rende merito alla parte datoriale e che se da un lato conferma lo stato di terrore in cui sono chiamati a svolgere la propria attività lavorativa, ogni giorno, i lavoratori della nota catena di supermercati, dall’altro testimonia lo stato d’animo del datore di lavoro, che a fronte della rivendicazione dei diritti da parte dei lavoratori, sentendo minato il proprio potere datoriale, “corre ai ripari”, istruendo come tanti “soldatini” i lavoratori a dire il falso, “ma non è forse riprovevole, istigare i lavoratori alla rinuncia dei loro diritti?”, afferma il segretario nazionale della CUB.
Dal canto loro le OO.SS. dichiarano che non fermeranno, in nessun modo, la lotta sindacale e legale intrapresa, in attesa del chiesto intervento della Prefettura di Foggia e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, pronti ad interessare le competenti Magistrature, se anche i nuovi tavoli istituzionali resteranno deserti, come quello dello scorso 21 maggio presso l’Arpal, l’Agenzia Regionale delle Politiche attive del lavoro di Foggia; e alla Confesercenti, nella persona del direttore Franco Granata, che si schiera con l’azienda e parla di “orari flessibili” e “mancanza di rappresentatività aziendale” delle OO.SS. a difesa dei lavoratori, risponde il segretario della CUB Nazionale Marcelo Amendola, che “il concetto di fessibilità degli orari di lavoro è estraneo alle 11-13 ore di lavoro giornaliere, al lavoro domenicale e festivo, all’assenza di riposi e ferie, non retribuiti e/o retribuiti non da contratto” e che essendo l’attività sindacale libera, ai sensi dell’art.39, comma 1, della Costituzione Italiana, nulla osta, alle OO.SS., CUB ed FSI-USAE, dall’intraprendere e proseguire la lotta sindacale a tutela dei diritti dei lavoratori.
Il segretario Provinciale CUB
Michele Vaira
Il segretario Territoriale FSI-USAE
Achille Capozzi

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