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Un nuovo volume di don Luigi Nardella sulla vita del vescovo di Foggia mons. Fortunato Maria Farina




Un nuovo volume di don Luigi Nardella sulla vita del vescovo di Foggia mons. Fortunato Maria Farina

Un nuovo volume di don Luigi Nardella sulla vita del vescovo di Foggia mons. Fortunato Maria Farina

Pubblicata la biografia del venerabile Fortunato Maria Farina da Luigi Nardella, vice postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di questo vescovo di Foggia in odore di Santità.
Il libro sarò presentato presso la sala Mazza del Museo Civico di Foggia il 26 gennaio alle ore 17,30 da Carmine de Leo, presidente degli Amici del Museo Civico di Foggia, associazione che ha curato questo evento culturale.
L’autore, don Luigi Nardella, ha raccolto in questo libro anni di ricerche e di studi e documenti relativi alla vita ed alle tante opere umanitarie di questo vescovo di Foggia.
Monsignor Farina resse questa diocesi insieme a quella di Troia per molti anni, dagli anni del secolo scorso fino al dopoguerra.
Figlio di una benestante famiglia Fortunato Maria Farina nacque l’8 marzo del 1881 nel salernitano, a Baronissi, presbiterio nel 1904, fu poi nominato giovanissimo vescovo di Troia nel 1919, a soli 38 ani e in seguito, pochi anni dopo, nel 1924 vescovo di Foggia conservando anche la titolarità della diocesi troiana.
Nella città di Foggia inizia il suo umile apostolato, vissuto in povertà e con un pensiero sempre attento verso i bisognosi della sua diocesi.
Anni difficili per il Farina, costretto ad operare in quei tempi con le autorità fasciste, con cui riuscì più volte a dirimere contrasti anche di una certa importanza e ad evitare peggiori scontri e ritorsioni-
Durante gli anni del fascismo, come figura di educatore, egli riuscì anche ad ottenere spazi operativi per la sua missione di cattolico, rivolta in particolare soprattutto verso l’associazionismo, come positivo momento di aggregazione dei cattolici più giovani.
Non disdegnò mai di assistere le famiglie meno abbienti, soprattutto durante le tragiche giornate che contrassegnarono gli anni della seconda guerra mondiale.
Questo suo impegno sociale continuò anche nella Foggia del dopoguerra, martoriata e semidistrutta dai bombardamenti aerei, sostenendo non solo spiritualmente, ma anche materialmente con elargizioni in denaro, proveniente direttamente dal suo personale patrimonio, con sistemazioni in alloggi temporanei, ecc. i molti nuclei familiari rimasti senza casa e senza lavoro.
Sempre animato dalla sua particolare devozione per la Madonna e dalla speranza e ricerca di un domani migliore, mons Farina, con la sua figura ha rappresentato, come ha scritto l’autore del volume don Luigi Nardella nello stesso titolo del suo libro: Una spiritualità incarnata , concretizzatasi, aggiungiamo noi, da una vita dedicata al prossimo.

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