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Politica       Pubblicata il
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Raffaele Di Mauro presenta le liste del centrodestra


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Raffaele Di Mauro presenta le liste del centrodestra

Presentate le liste dei candidati di Centrodestra alle elezioni amministrative per il Comune di Foggia


Nel corso di una conferenza stampa, stamattina, il candidato Sindaco di Foggia per la coalizione di centrodestra Raffaele di Mauro ha presentato ai giornalisti i nomi dei candidati che rientrano nelle cinque liste che sostengono la sua candidatura. Con lui i rappresentanti dei partiti.
Accanto a lui l'On. Giandonato La Salandra, deputato foggiano di Fratelli d'Italia, l’On. Giandiego Gatta, parlamentare di Forza Italia, il Vicepresidente del Consiglio regionale della Puglia, Giannicola De Leonardis, di Fratelli d’Italia, il Consigliere regionale di Forza Italia Paolo Dell’Erba, il Segretario cittadino della Lega e rappresentante della lista “Prima Foggia”, Antonio Vigiano, e il Segretario cittadino del Nuovo PSI, rappresentante della lista “Liberali e Riformisti – nPSI” Daniele Tucci.

Di “nostalgia del futuro” ha parlato l'On. Giandonato La Salandra, sottolineando che la sfida in questa consultazione -checché ne dica qualcuno- è tra centrodestra e centrosinistra: un confronto tra due visioni diverse sulla vita; tra il centrosinistra che, con i suoi esponenti (alcuni dei quali candidati in queste elezioni), ha portato Foggia al dissesto finanziario, e un centrodestra che con coerenza e lealtà si è assunto le proprie responsabilità con la città. Centrodestra, ha concluso La Salandra, che comunque, negli ultimi anni ha creato le condizioni per poter governare Foggia con serenità, perché ha rimesso in ordine, senza artifici di bilancio, le casse del Comune, portandolo fuori dal dissesto targato centrosinistra.
L’On. Giandiego Gatta, ha rimarcato che con la scelta di di Mauro tutti i partiti di centrodestra hanno designato un candidato credibile, affidabile, con spessore e sensibilità culturale ancor prima che politica: «Lo sosterremo convintamente, perché puntaiamo su una rivoluzione dell'immaginario collettivo: vogliamo dare la possibilità di pensare, in futuro, di Foggia il contrario della brutta reputazione di cui gode oggi. Dimostrare che c'è una Foggia onesta, capace, che lavora e produce e che vuole emergere».
Dure le parole del Vicepresidente del Consiglio regionale della Puglia, Giannicola De Leonardis, di Fratelli d’Italia: «Vedo nella nostra coalizione tanti giovani, tante donne capaci, persone esperte o che si affacciano per la prima volta alla politica, accomunati da un progetto politico unico. Dall'altra parte vedo solo liste di 22 o 23 persone costruite solo per “fare numero”. Ci sono due liste di “popolari”: nemmeno tra loro sono riusciti a mettersi assieme, figuriamoci come potrebbero farlo le varie liste per governare Foggia. La candidatura di Raffaele dimostra che a Foggia c'è la volontà di avere alla guida della città un 40enne che guarda al futuro, che riporti la città in una posizione di rilievo nella Regione, che tenga lontani i candidati designati da Bari che vuole tenerci ancora “sotto i talloni”. Dobbiamo impedire che Emiliano e De Caro vengano a governare a Foggia, che -come ha detto qualcuno- si presentino per “normalizzare” Foggia, per adeguarla alle imposizioni che hanno dettato in altre province, per sbarcare sul territorio e far vincere le imprese vicine a loro».
Per il Consigliere regionale Paolo Dell’Erba, tutto il centrodestra deve essere orgoglioso di aver saputo esprimere una candidatura politica per le comunali a Foggia. Il centrosinistra non ha saputo fare altrettanto: ha messo insieme alla meglio tante liste che sono riuscite solo a identificare una figura civica. La politica, nella sua accezione più alta, deve tornare a svolgere un ruolo di veicolazione delle istanze dei cittadini, trasformandole in atti concreti di governo e a di Mauro i partiti hanno voluto affidare questo ruolo rappresentativo.
Il rappresentante della lista “Prima Foggia”, Antonio Vigiano, è tornato sul concetto della frammentarietà della coalizione di centrosinistra: «Se anche raggiungessero la maggioranza, non durerebbero due anni. La loro divisione in Consiglio bloccherebbe il funzionamento della macchina amministrativa. Noi andiamo a testa alta della decisione di rinunciare ad una lista: abbiamo espresso, così, la volontà di fare una nuova politica. Qualcuno ha detto “di Mauro è la continuazione di Landella” ma non è assolutamente vero: abbiamo dimostrato la discontinuità con i fatti. Vogliamo essere una espressione politica nuova che traghetta Foggia nel futuro. Non dobbiamo consegnare Foggia, città storicamente di centrodestra, alla sinistra proprio ora che la nostra coalizione è riuscita a far uscire la città dalla situazione di dissesto maturata nelle consiliature di centrosinista. «Voglio dedicare –ha concluso Vigiano- un pensiero alla memoria dell'amico e collega consigliere Lucio Ventura, che non c'è più: nel solco della sua coerenza e della sua lealtà mi batterò anche in questa campagna elettorale».
Il rappresentante della lista “Liberali e Riformisti – nPSI”, Daniele Tucci, ha voluto ringraziare di Mauro per aver dato la disponibilità a candidarsi a Sindaco. «Un gesto coraggioso, vista la situazione da cui parte la città. Di Mauro è il candidato giusto per dimostrare la volontà del centrodestra unito di proporre il cambiamento, una politica diversa, idee nuove e vincenti per costruire la Foggia del futuro».
Il candidato Sindaco Raffaele di Mauro, che ha anche presentato la propria lista “Di Mauro Sindaco-Noi Moderati per Foggia”, ha salutato in apertura la presenza virtuale della Sen. Annamaria Fallucchi, dell'Europarlamentare Massimo Casanova e del consigliere regionale Joseph Splendido. «Nelle nostre liste, -ha voluto ricordare- ci sono anche gli amici di “Io Sud”, il movimento fondato da Adriana Poli Bortone, e di “Noi Moderati” la formazione politica di Maurizio Lupi.
«Abbiamo voluto avviare il cambiamento dalla composizione delle liste –ha detto di Mauro-. C'eravamo dati un regolamento etico per le nostre scelte, con criteri piuttosto rigidi. Lo abbiamo fatto per lanciare un messaggio di cambiamento reale e fattivo. Tutti i partiti lo hanno rispettato. L'Udc non ha aderito appieno a questi criteri e quindi non ha potuto presentare la sua lista. A loro va il ringraziamento per il lavoro svolto e auspichiamo di avere comunque accanto questo importante partito nella campagna elettorale.
Nelle nostre liste il cambiamento è percepibile. Basterà guardare i volti dei candidati che presenteremo fisicamente in una manifestazione, in Piazza Cesare Battisti, il 30 settembre, insieme al nostro programma: saranno loro i garanti delle idee che proporremo alla comunità per disegnare la Foggia che sarà. Una città che non si cambia dall’oggi al domani ma va migliorata un una decina di anni in un processo che dobbiamo affrontare in modo serio e competente.
Le nostre liste hanno un'età media di 43 anni: è importante parlare di una nuova generazione pronta a prendersi delle responsabilità. Nuova non solo dal punto di vista anagrafico, ma che abbia una nuova concezione del modo di fare politica. Sono liste che rappresentano tutti i mondi di Foggia, con candidati di tutte le classi sociali, le categorie professionali, le associazioni in tutte le loro sfaccettature. Dall’altra parte c’è un “minestrone”, che contiene anche alcuni candidati che noi abbiamo rifiutato di accogliere nelle nostre liste e che sono stati “imbarcati” per cercare di vincere a tutti i costi. Ma la ricerca delle vittoria fine a se stessa non porta ad un governo sano e regolare della città. Noi abbiamo fatto delle scelte coraggiose, che forse ci faranno perdere qualche voto, ma penso che sia meglio essere coerenti e rigorosi in campagna elettorale per dimostrare ai cittadini che lo si vuole essere anche quando si diventa forza di governo.
Il programma che presenteremo il 30 settembre sarà concentrato su cinque punti cardine: la sicurezza, la legalità, la bellezza, da restituire a Foggia, lo sviluppo economico e la connessione, che deve essere sociale, umana, ma anche fisica con collegamenti tra le zone della città, e informatica.
Foggia deve tornare ad appropriarsi del suo ruolo di capoluogo trainante della Capitanata: solo così la provincia potrà fare altrettanto nel panorama regionale e nazionale.
Il 30 stringerò un patto d’onore con i foggiani, perché ritengo di dovermi impegnare, assieme ai componenti della coalizione, con i miei concittadini a realizzare quello che abbiamo scritto nel programma e se non ci riusciremo, potremo farci da parte e lasciare spazio a chi sarà eventualmente più capace di noi a realizzare i miglioramenti di cui Foggia ha bisogno.
Una cosa voglio dire agli amici di centrosinistra che già dichiarano che vinceranno al primo turno: non abbiate troppa fiducia nei vostri mezzi, ci potrebbero essere grandi sorprese.
Concludo, ringraziando tutti i referenti dei partiti per l’encomiabile impegno che ha prodotto liste di grande qualità. Sono sicuro che con tutti i candidati potremo lanciare quella che chiamo, per Foggia, l’”operazione speranza” grazie alla quale far capire ai foggiani che una città migliore è possibile, attraverso le idee che abbiamo messo per iscritto nel programma».

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