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Politica       Pubblicata il
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Episcopo si insedia e pensa alla soluzione nodo deleghe


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Episcopo si insedia e pensa alla soluzione nodo deleghe

Una cerimonia molto apprezzata e applaudita dai tanti presenti, quella del passaggio simbolico tra il Commissario straordinario, Vincenzo Cardellicchio e la neo eletta Sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, quest'ultima visibilmente emozionata.
E' la priva volta che Foggia vede salire alla guida di Palazzo di Città una donna, è questa, è una novità in assoluto, ora però molti si auspicano un vero cambio di rotta per la città, ma sopratutto sulla gestione della cosa pubblica.
La Episcopo nel suo saluto iniziale ha dichiarato "Penseremo ai cittadini meno fortunati" e di "Dimenticare pagina oscura dello scioglimento per mafia". “Ci sarò per tutti. Il primo obiettivo è l’ascolto dei cittadini” "La dignità del lavoro è il primo fattore umanizzante di un essere umano. Lotteremo per questo, uniti e con il cuore"
Al termine della pubblica cerimonia alla quale hanno assistito dirigenti di partito, consiglieri eletti e simpatizzati della coalizione "Campo largo progressista", si è rientrato nella stanza dei bottoni nella quale il Commissario ha consegnato i conti dell'Ente Comune di Foggia, e quindi la patata bollente della situazione amministrativa è passata nelle mani della neo Sindaca.
Ora, però, si deve parlare di programmazione e di nomi, e non vorremmo, o meglio, già ci sono dei segnali di quel vecchio saggio "Passata la festa, gabbato lo santo" che tradotto significa "Una volta ottenuto da qualcuno ciò che si desidera, ci si dimentica delle promesse fatte per ottenere ciò che si è ricevuto", stando a qualche rumors ascoltato al termine della celebrazione.
Insomma ora bisogna mettersi a tavolino con l'intera coalizione che ha portato alla vittoria la Episcopo e questo avverrà il prossimo giovedì, come ha affermato l'europarlamentare pentastellato Mario Furore, che ha annunciato, anche, che dopo l'incontro della coalizione si passerà alle consultazioni lista per lista. Quindi giovedì Episcopo incontrerà i referenti delle 10 liste e successivamente i referenti di ogni singola lista, come dire sentiamo le richieste della coalizione per dividere gli assessorati e poi le pretese delle singole liste.
E la cosa non è per niente semplice, perché la Sindaca, pare abbia già in tasca una lista di 4/5 nominativi presi al di fuori degli eletti e dalle logiche spartitorie dei partiti, e questo già lascia intendere che la Episcopo, oltre alle tante lacrime di commozione e felicità, sarà una Sindaca di ferro, e certamente intenderà fare le sue scelte, più per meritocrazia che per indicazioni politiche, il che non sarebbe proprio del tutto sbagliato, infatti, la città deve cambiare decisamente passo.
Ma veniamo ai numeri, a Foggia le deleghe assessorili sono nove, ma al Sindaco spettano anche 4 suoi referenti a cui potrebbe assegnare delle deleghe da gestire, ma questi ultimi senza soldini, e per gestire tante situazioni, pare, che si sia affidata ad una sorta di general manager, uomo non navigato, ma di più, Miky De Finis, già dirigente dell'Ente Provincia, ma che in passato ha ricoperto ruoli gestionali e di fiducia, e come non ricordare il suo impegno al fianco dell'allora Sindaco Mimmo Verile, ma non solo, De Finis conosce tutte le stanze del potere e ha l'arte della mediazione, ma basterà alla Episcopo che deve fare i conti con le singole liste e con le, già beghe interne ai partiti a cominciare proprio del PD.
A quanto pare i nodi da sciogliere per le deleghe, all'interno del Pd, sono legati, non solo alla questione se consiglieri o esterni, ma anche a chi per il partito da anni si è speso ed è stato, nell'ultimo consiglio comunale, un artefice della chiusura dell'amministrazione Landella, e parliamo di Lino Dell'Aquila, esponente di spicco del Partito Democratico di Foggia e di Capitanata, il quale conoscendo la macchina burocratica del "palazzo di città" potrebbe dare un valido contributo.
Ma la Episcopo deve fare i conti anche con alcuni esponenti che oggi non si sono visti in aula, ma tra il pubblico, segnali che non sono proprio distensivi, tra questi Pasquale Cataneo, che al momento non è stato neanche contattato per l'incontro di giovedì. Poi ci sono quelli come i socialisti che attendono le verifiche della Commissione elettorale, perché sembrerebbe che ci siano delle discrepanze tra voti e verbali, e pare, anche, consegnati in bianco o in tempi successivi.
Altra questione tutta interna riguarda "Tempi nuovi" di Calenda e Renzi, che dovranno ancora decidere cosa faranno nel futuro, stare insieme o rompere definitivamente anche a Foggia, cosa che in Italia Viva, è già cosa fatta, infatti, Rosa Cicolella è sulla via di Calenda.
"Con Foggia" di Rosario Cusmai e i pentastellati della Rosa Barone, al momento non battono cassa, ma che hanno già tutto pronto per portare al tavolo delle trattative, nomi e deleghe.
Insomma, pare che anche questa volta tutto sembra come scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo romanzo "Il Gattopardo", "Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente".
L'augurio è che questo nuovo governo della città possa smentire quanto scritto nel romanzo "Il Gattopardo" e non inganni per l'ennesima volta gli onesti, quelli che sono sempre andati a votare onestamente, quelli che lavorano onestamente, rispettano le leggi e che pagano le tasse.

(A.B.)

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