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L'Associazione 'Vivi la Vita onlus' inaugura sede a Foggia, per divulagre l'associazionismo tra i malati di SLA.


L'associazione "Viva la Vita onlus Puglia", con sede regionale a San Giovanni Rotondo, Corso Regina Margherita 116 Int.1, ha inaugurato la nuova sede provinciale a Foggia, in via Gorizia,52.
L'associazione "Viva la Vita onlus Puglia" si occupa di divulgare l'associazionismo tra i malati di SLA e malattie neurodegenerative, l'assistenza ai loro parenti e amici, di raccogliere fondi, soci e collaboratori.
All'inaugurazioni erano presenti, il sindaco di Foggia, Mongelli, l'assessore alle politiche sociali, Pellegrino e l'assessore provinciale Pazienza.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è conosciuta anche come malattia di Lou Gehrig, dal nome del famosissimo giocatore statunitense di baseball che ne fu colpito, o malattia di Charcot dal nome del neurologo francese che, per primo alla fine dell'800, la scoprì. Sebbene in questo lungo periodo di tempo siano stati realizzati importanti progressi nel campo della ricerca, rimane ancora una malattia per molti aspetti ignota.
Il significato letterale è: raggrinzimento (sclerosi) della porzione laterale (laterale) del midollo spinale e perdita del trofismo o nutrimento muscolare (amiotrofica).
E' una patologia degenerativa dei motoneuroni, cioè delle cellule nervose localizzate nella corteccia cerebrale (1° motoneurone o motoneurone centrale), nel midollo spinale e nel tronco dell'encefalo (2° motoneurone o motoneurone periferico), responsabili del movimento di tutta la muscolatura volontaria. Il primo motoneurone si trova nella corteccia cerebrale e trasporta il segnale nervoso attraverso prolungamenti che dal cervello arrivano al midollo spinale; il secondo è invece formato dalle cellule nervose che trasportano il segnale dal midollo spinale ai muscoli.
La degenerazione progressiva dei motoneuroni nella SLA conduce alla loro morte. Quando i motoneuroni muoiono, la capacità del cervello di muovere il muscolo è irrimediabilmente perduta. Compromessa così l'azione volontaria dell'atto muscolare, i pazienti, nelle fasi successive della malattia, arrivano alla paralisi completa. Tuttavia, la mente e le capacità intellettive rimangono inalterate.

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